La cappa è un elettrodomestico indispensabile per mantenere l’aria pulita e profumata, eliminando i vapori, i fumi e gli odori che si sprigionano durante la cottura dei cibi.
Ma come scegliere quella più adatta alle proprie esigenze? Che differenze ci sono tra cappe filtranti e cappe aspiranti? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ogni tipologia?
In questo articolo cercheremo di rispondere a queste domande, confrontando le caratteristiche, il funzionamento e la manutenzione delle due tipologie di cappe da cucina.
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ToggleCappa filtrante: cos’è e come funziona
La cappa filtrante, come suggerisce il nome, ha il compito di raccogliere i fumi che vengono successivamente filtrati tramite filtri antigrasso e a carboni attivi. Successivamente, i fumi vengono reimmessi all’interno dello stesso ambiente.
Questo tipo di cappa non richiede l’installazione di un condotto di evacuazione verso l’esterno ma solo di fori di ventilazione e di ventilatori ausiliari per garantire il ricambio dell’aria.
Sono quindi più facili da installare e meno invasive rispetto a quelle aspiranti ma richiedono una maggiore manutenzione: i filtri devono essere lavati o sostituiti periodicamente in base al modello e all’uso della cappa.
È adatta in situazioni prive del foro di evacuazione verso l’esterno.
Cappa aspirante: cos’è e come funziona
Le cappe aspiranti sono quelle che aspirano l’aria dalla cucina e la convogliano verso l’esterno attraverso un condotto di evacuazione.
Questo tipo di cappa garantisce una maggiore efficacia nell’eliminazione dei vapori, dei fumi e degli odori ma richiede una maggiore complessità nell’installazione: il condotto deve essere adeguato alle dimensioni e alla potenza della cappa e deve essere posizionato in modo da evitare curve o strozzature che ne riducano l’efficienza.
Richiedono una minore manutenzione rispetto alle cappe filtranti: basta lavare i filtri antigrasso in metallo ogni 4 o 5 mesi, a mano o in lavastoviglie.
È molto apprezzata in quanto garantisce elevate prestazioni, alta portata e bassa rumorosità.
Cappe filtranti vs. cappe aspiranti: quale scegliere?
La scelta di una cappa dipende da diversi fattori, tra cui le dimensioni della cucina, il tipo di piano cottura, la frequenza e il tipo di cottura, la disponibilità di un condotto verso l’esterno, il budget a disposizione e le preferenze estetiche.
Si può affermare che, in base alla struttura della cucina, è necessario decidere se creare un condotto per l’evacuazione dei fumi o, se non risulta possibile o conveniente, optare per una soluzione filtrante.
Ma quale opzione scegliere e perché? In generale possiamo dire che le cappe preferite sono quelle filtranti.
Perché? Molto spesso le persone non gradiscono vedere il tubo che si estende sopra i pensili, anche se esistono tubi ribassati e soluzioni creative come controsoffitti.
La funzione principale di una cappa filtrante è quella di riportare all’interno della stanza i vapori e i fumi che si generano durante la cottura. Tuttavia, è importante sottolineare che questi vapori, specialmente quando si frigge o si cuoce qualcosa che produce molto fumo o vapore, inquinano leggermente l’aria interna.
Per quanto riguarda la cappa aspirante, questa viene spesso scelta da coloro che non desiderano avere in casa un persistente odore di cucina. Non è sempre possibile procedere alla sua installazione, ad esempio quando le canne fumarie sono incassate nelle pareti e talvolta, per motivi di progettazione, si rende necessario spostare la zona cottura da una parete all’altra.
Differenze
Aspirante:
- collegata alla canna fumaria
- non ha il filtro antiodore
- ha il filtro antigrasso
- è richiesta l’installazione da parte di un tecnico
- espelle i fumi all’esterno
Filtrante:
- non è collegata ad una canna fumaria
- dispone di filtro antiodore
- è provvista del filtro antigrasso
- non è necessaria l’installazione da parte di un tecnico
- rimette in circolo l’aria aspirata
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Ciao e buon arredamento!