Una delle domande più frequenti che ci viene posta da chi sta pensando di rinnovare la cucina è: “Ma il piano cottura a induzione consuma tanto?”.
La perplessità è più che legittima, perché scegliere un nuovo piano cottura non significa soltanto valutare design ed estetica, ma anche considerare l’impatto che avrà sulla bolletta energetica.
La risposta breve è: sì, all’ora un piano cottura a induzione consuma più di un tradizionale piano a gas. Ma attenzione: questa è solo una parte della verità, perché bisogna tenere conto di efficienza e velocità. Andiamo con ordine.

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ToggleInduzione vs gas: la questione dell’efficienza
Il primo grande vantaggio dell’induzione è la sua efficienza energetica.
Quando si cucina con il gas, oltre il 50% del calore prodotto dalla fiamma si disperde nell’aria, andando letteralmente sprecato. Questo significa che solo una parte dell’energia utilizzata serve effettivamente a cuocere i cibi.
Con il piano cottura a induzione, invece, il calore viene generato direttamente all’interno della pentola grazie a un campo magnetico. La dispersione è quasi nulla e l’energia viene utilizzata quasi interamente per cucinare. Non a caso, chi usa un piano a induzione nota subito una differenza: la cucina non si riscalda come accade con il gas.
La velocità che fa la differenza
Un altro aspetto fondamentale riguarda i tempi di cottura.
Un piano a induzione è molto più veloce rispetto al gas: l’acqua per la pasta, ad esempio, può arrivare a bollore in pochi minuti, dimezzando i tempi rispetto al fornello tradizionale.
È vero che il consumo orario è più alto, ma bisogna considerare che il tempo di utilizzo è molto inferiore. In altre parole: se con il gas occorrono 20 minuti per cuocere una pietanza, con l’induzione potrebbero bastarne 10. Di conseguenza, l’energia totale impiegata non è così superiore come potrebbe sembrare a prima vista.

Consumi e bollette: cosa aspettarsi davvero
Facciamo un riepilogo:
- Consumo orario: l’induzione è più energivora rispetto al gas.
- Efficienza: la dispersione è minima, quindi l’energia viene sfruttata quasi al 100%.
- Tempi di cottura: più rapidi, quindi il tempo di utilizzo si riduce notevolmente.
In conclusione, sebbene il piano a induzione possa sembrare più costoso a livello di consumi orari, la combinazione di efficienza e velocità porta a un risultato finale molto competitivo, spesso paragonabile (o addirittura migliore) rispetto al gas.
Inoltre, è importante ricordare che un piano a induzione moderno è progettato per ottimizzare al massimo i consumi, e in molti casi può persino aiutarti a risparmiare, soprattutto se abbinato a fornitori di energia rinnovabile o a impianti fotovoltaici domestici.
Oltre i consumi: altri vantaggi dell’induzione
Quando si valuta l’acquisto di un piano cottura a induzione, è bene considerare non solo i consumi ma anche i vantaggi pratici:
- Sicurezza: non ci sono fiamme libere, quindi il rischio di incidenti domestici si riduce.
- Pulizia facile: la superficie in vetroceramica si pulisce in pochi secondi.
- Design moderno: linee essenziali ed eleganti, ideali per cucine contemporanee.
- Comfort: cucinare senza dispersione di calore rende la cucina più fresca e piacevole.
Questi aspetti contribuiscono a rendere l’induzione una scelta sempre più diffusa nelle cucine italiane.
Se stai pensando di inserire un piano cottura a induzione nella tua nuova cucina ma hai ancora dubbi sui consumi, ti invitiamo a venirci a trovare nel nostro showroom in Corso Corsica 19F a Torino.
I nostri arredatori specializzati in cucine su misura ti spiegheranno nel dettaglio i pro e i contro dell’induzione, ti mostreranno diversi modelli disponibili e ti aiuteranno a scegliere quello più adatto alle tue esigenze e al tuo stile di vita.
Ciao e #buonarredamento !